Israele In Epoca Biblica, Istituzioni, Feste, C...
Il giudaismo ha conosciuto profonde trasformazioni nel corso della sua storia più che trimillenaria. In essa emergono alcune cesure fondamentali che possono servire a caratterizzare le singole epoche; il primo periodo dell'età biblica, iniziato nel II millennio a.C., termina con la caduta degli Stati indipendenti di Israele e Giuda e con la distruzione del primo Tempio ad opera dei Babilonesi nel 587-586. Dopo il ritorno di una parte degli esuli da Babilonia ha inizio l'epoca del secondo Tempio - un'età di restaurazione che vede il succedersi delle dominazioni persiana, ellenistica e romana, l'inizio di una vasta diaspora ebraica e la nascita della sinagoga accanto al Tempio. Dopo la distruzione del Tempio ad opera dei Romani, nel 70 d.C., si sviluppa nell'ambito della sinagoga il giudaismo rabbinico, che ha i suoi centri in Palestina e Babilonia e che con la compilazione del Talmūd dà al giudaismo un nuovo punto di riferimento universale. A seguito della conquista arabo-islamica nel VII secolo il centro di gravità della storia ebraica si sposta in Spagna, dove nasce una filosofia ebraica. In seguito in diverse aree dell'Europa sorgono movimenti mistici che, dopo la cacciata degli Ebrei dalla Spagna nel 1492, trovano una prosecuzione in Palestina. Il centro di gravità della storia ebraica si sposta però nuovamente, questa volta nell'Europa centrorientale, dove il giudaismo ashkenazita sviluppa una propria specifica cultura, soprattutto con il ḥasidismo del XVIII secolo. Con l'illuminismo (haskālāh), infine, l'identità del popolo ebraico e in particolare dell'ebreo come singolo individuo viene problematizzata in termini radicalmente nuovi. Nascono nuove differenziazioni religiose in concomitanza con un nuovo spostamento del centro di gravità nel Nordamerica; in risposta all'antisemitismo si sviluppa il sionismo, che nel 1948 porta alla costituzione dello Stato di Israele.
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