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La Paranza Dei Bambini


Piranhas (La paranza dei bambini), directed by Claudio Giovannesi, charts the descent into organized crime of a naïve group of 15-year-old pals led by the inexperienced but cocksure Nicola (Francesco Di Napoli). Behind his clean-cut face, neat haircut and designer clothes lies a dangerously small brain. Imagining himself as the savior of the Sanità neighborhood where he lives with his mom and little brother, he goes from dealing marijuana for one local gang to bartering for guns, rifles and automatic weapons with another and finally, absurdly, declares war on all those left standing for the crown of top dog.




La paranza dei bambini



La paranza dei bambini ha preso il potere e controlla le piazze di spaccio a Forcella, ma da sola non può comandare. Per tenersi il centro storico, Nicolas 'o Maraja deve allearsi con la paranza dei capelloni ma ogni paranzino insegue i suoi interessi. Le vecchie famiglie li appoggiano e li ostacolano e una nuova guerra sembra vicina. Dopo "La paranza dei bambini" Roberto Saviano torna a raccontare i ragazzi dei nostri giorni feroci.


2009 La casa sulle nuvole Fratelli d'Italia 2012 Alì ha gli occhi azzurri 2013 Wolf 2016 Fiore 2018 La paranza dei bambini (Piranhas)


Nella presentazione del libro c'è scritto che il romanzo ha ad oggetto un realtà inventata dallo scrittore, ma, in realtà di inventato c'è poco o nulla: forse solamente il nome dei protagonisti della vicenda, il resto è qualcosa di autentico, riscontrabile empiricamente. Saviano, con questo romanzo, racconta, ancora una volta, una realtà drammatica in cui ci si trova a vivere per caso, per il solo fatto di essere nati in un determinato luogo, da cui è quasi impossibile fuggire o sfuggire; anche perché, anche se non si fa parte del Sistema, si è comunque succubi o vincolati dalle "regole della paranza". La metafora della paranza (termine usato per la prima volta da un magistrato) usata da Saviano è incredibilmente adatta a spiegare il contesto. Il romanzo è avvincente e la lettura è scorrevole! Mi è piaciuto molto l'utilizzo del dialetto, dopo le prime 10 pagine già si inizia a leggere con accento napoletano, a leggere le parole come le avrebbero pronunciate i bambini di paranza, e questo rende ancor più autentica la realtà descritta dall'autore.


Sono bambini. Hanno l'età dei nostri figli, nipoti, cuginetti. Anziché andare a scuola, desiderare imparare, loro non hanno tempo da perdere. Vogliono vivere subito, in fretta, in modo feroce e aggressivo. Vogliono vivere e vogliono morire subito. "La paranza dei bambini" è un libro-specchio: leggendo le sue pagine è come se ci trovassimo davanti una realtà troppo spesso trascurata, dove oltre alla mafia canonica che noi conosciamo osserviamo un mondo fatto di fanciulli che già hanno le idee troppo chiare; ed è un libro specchio anche perché noi stessi possiamo specchiarci tra le sue righe, con le nostre indifferenze e i nostri egoismi. Un libro imprescindibile, che ci costringe ad aprire gli occhi su ciò che non vorremmo mai vedere né sentire.


In quindici, contro due. Li hanno aggrediti mentre stavano passeggiando, intorno alle 3 del mattino. E loro si sono difesi, cercando di tenerli a distanza. Sono anche riusciti ad assestare qualche pugno, ma alla fine hanno avuto la peggio quando sono saltati fuori i coltelli. Artem Tkachuk, il giovane attore 18enne preso di mira da un branco nella notte tra sabato e domenica, ha raccontato le fasi di quel pestaggio immotivato e su cui sono ancora in corso accertamenti delle forze dell'ordine; la Polizia di Stato ha acquisito le immagini registrate da alcune telecamere della zona, che potrebbero aver ripreso anche il gruppetto di aggressori. Il ragazzo, residente in provincia di Napoli, è uno dei protagonisti di "La paranza dei bambini", il film di Claudio Giovannesi premiato con l'Orso a Berlino per la sceneggiatura; la storia raccontata è quella di un gruppo di giovanissimi boss della camorra, è ispirata alle vicende reali dei baby camorristi del centro di Napoli, quelli che la Direzione Distrettuale Antimafia aveva appunto chiamato "la paranza dei bimbi": i Buonerba e i Sibillo, protagonisti pochi anni fa di una feroce faida a Forcella. Le stesse vicende avevano ispirato anche i personaggi del gruppo di Enzo Sangueblu di Gomorra, la serie tv ispirata al racconto omonimo di Roberto Saviano.


Giovanissimo pugile di origini ucraine, Ar Tem è cresciuto nel quartiere Salicelle di Afragola. A differenza dei ragazzi con i quali si sarebbe trovato successivamente a lavorare, aveva già manifestato un certo interesse per il mondo del cinema. Aveva, infatti, preso parte ad altri casting per comparse. Finito di girare La paranza dei bambini, si è iscritto a un corso di recitazione.


Originario dei Quartieri Spagnoli, è un apprendista barbiere. Non pensava al cinema quando la produzione de La paranza dei bambini lo ha incontrato per strada e invitato a sostenere un provino. Il carattere estroverso ha reso immediatamente chiaro che sarebbe stato perfetto nel ruolo di Briatò. Terminate le riprese del film, è stato assunto come parrucchiere.


La memoria recente della traccia fiabesca appena lasciata viene ravvivata in un attimo dal ritorno del pezzo che durerà fino alla fine. La sospensione aveva accompagnato un provvisorio cambio di registro utile a movimentarne la tensione: è l'apparente svolta a cui ci hanno abituato le strutture in tre atti dei trailer. Come spesso accade, anche qui è per ricordare che il film tuttavia è un dramma, e bisogna udirli per bene, puliti, questi colpi di pistola. È un dramma, ma si sceglie di terminare comunque sulla distensione recuperando la musica, anche se quella piccola frattura ora fa sentire tutto il suo peso, e sappiamo che a un certo punto, presto o tardi, diventerà significativa. No Surprises raccoglie allora in terza battuta la conclusione, riprendendo esattamente da dove era rimasta a ritingere tutto del colore di questi stessi palloncini (rosa) che volano verso il cielo. La scena finale è la vertigine in discesa dalle montagne russe della coppia, perché i bambini che prima sparavano, poi vanno al luna park.


Genitori, insegnanti, forze dell'ordine, istituzioni: nell'ultimo libro di Roberto Saviano, La paranza dei bambini (Feltrinelli), da un mese in testa alle classifiche di vendita, si fanno notare per la loro assordante e inqueitante assenza, mentre bambini e ragazizni inseguono il sogno sbagliato e diventano spietati criminali.


La paranza dei bambini racconta la nascita di un clan radicato nel quartiere Forcella di Napoli. Un gruppo di ragazzini, intorno ai 15-16 anni, tutti ancora minorenni, coltivano il sogno di diventare ricchi, potenti, temuti. Non attraverso il lavoro, lo studio, la fatica, bensì attaraverso la violenza e il crimine. I loro punti di riferimento non sono i loro genitori, né i loro insegnanti, né tanto meno i poliziotti o i carabinieri che tentano di reprimere il crimine. Sono i grandi boss mafiosi a suscitare la loro ammirazione e fargli da maestri.


E l'universo delle istituzioni? Il Comune, i servizi sociali, le forze dell'ordine... Di loro non c'è traccia. nemmeno riescono ad affacciarsi nella mente e nella vita quotidiana della paranza. Quando in una delle loro spedizioni incroceranno la polizia, i argazzi non avranno nessun timore a spararle contro. E la reazione degli uomini deputati alla difesa della legalità sarà emblematica: sentendosi assediati, sotto attacco - anche se hanno a che fare con cinque o sei ragazzi con le pistole - preferiranno chiamare i rinforzi e aspettare, anziché dare subito la caccia e cercare di portarli in galera, rivelando così la loro infinita impotenza.


La paranza dei bambini di Roberto Saviano può quindi essere letto come denuncia dell'incapacità, dell'assenza, dell'inerzia colpevole del mondo adulto verso quello dei giovani, di fatto abbandonati a se stessi e alla loro gerarchia capOvolta di valori. I "ragazzi di vita" del romanzo affermano esplicitamente che i loro obiettivi sono i soldi e il potere, non una vita dignitosa, onesta e giusta. Anzi, mostrano esplicitamente disprezzo per i genitori, gli insegnanti, i poliziotti che si guadagnano da vivere faticando giorno dopo giorno. No, questo non fa per loro: loro vogliono tutto e subito, senza lavoro, senza studio, nella maniera più facile e veloce possibile.


Non un gruppo di giovanissimi dediti a piccoli reati, ma una banda direttamente legata a un clan criminale, che dalla cosca ha ereditato il tipo di struttura interna, verticistica, e anche le modalità di azione, compreso l'obiettivo a controllare una parte del territorio. Così viene definita la paranza del clan Sibillo nella ricerca "Le gang giovanili in Italia" che, attraversando lo Stivale da Nord a Sud, traccia le caratteristiche delle principali baby gang presenti sul suolo nazionale.


La via della criminalità migliora in tutto e per tutto la vita quotidiana di Nicola: trova una fidanzata, con la quale condivide momenti rilassanti ed emozioni nuove, risolve le questioni con la madre, diventa una sorta di padre per il fratello, ed inoltre un leader carismatico e giusto per la paranza.


Il libro La paranza dei bambini di Roberto Saviano è in uscita il 10 novembre 2016 per Feltrinelli nella collana I narratori. Il nuovo romanzo di Saviano, come di consueto attesissimo, sarà lungo 352 pagine e potrà essere acquistato al prezzo di 18,50 euro (ma online può essere ordinato con il 15% di sconto). Le versioni mobi, epub e pdf di La paranza dei bambini sono invece in vendita al prezzo di 9,99 euro. 041b061a72


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